DiMMi è l’acronimo di Diari Multimediali Migranti, un progetto finanziato dalla Regione Toscana e sostenuto da una rete di partner che operano su scala nazionale nell’accoglienza, integrazione e inclusione dei migranti e per la custodia della memoria collettiva e popolare. Il “cuore” del progetto è l’omonimo concorso, DiMMi 2017, aperto alle prime 100 storie di vita inedite raccontate da migranti che saranno presentate entro il 30 giugno 2017.

Perché DiMMi
Milioni di esseri umani che arrivano, transitano o permangono nel nostro Paese, provenienti da ogni angolo del mondo. Milioni di persone che sono intorno a noi, che sono noi, ma che restano silenziose. Non per scelta. Perché non trovano canali per comunicare e disponibilità all’ascolto. E il loro patrimonio di esperienze e conoscenze, ricco di quello che hanno lasciato a casa e portato con sé, di quello che hanno attraversato nel viaggio e trovato all’arrivo – patrimonio di ognuno – si dissipa ogni giorno.
Il concorso DiMMi 2017 nasce per dire un “basta” simbolico ed emblematico a questa indifferenza, per offrire almeno un canale in cui convogliare le voci e l’ascolto.

Le regole del concorso
Poche fondamentali regole: saranno ammessi al concorso i racconti in forma scritta e quelli che si serviranno di fotografie, immagini, e-mail, lettere e disegni, cartoline, video o musica. I racconti dovranno essere inediti e strettamente autobiografici, cioè riferiti a se stessi. Dovrà essere mantenuta la forma originaria della narrazione e l’autenticità del linguaggio. Non saranno accolte opere romanzate, bensì racconti veritieri che abbiano per tema la propria esistenza. Le narrazioni di sé in forma scritta dovranno essere redatte in lingua italiana. In caso di traduzioni, eventuali originali non in lingua italiana potranno essere allegati alla domanda. Si consiglia di preservare la forma autentica, non verrà dato peso ad eventuali incertezze linguistiche e grammaticali.
Il concorso è suddiviso in tre “categorie”: uomini, donne e giovani fino a 18 anni. Ogni categoria avrà un vincitore. I vincitori saranno premiati con la pubblicazione dell’opera presso un editore di livello nazionale. Tutte le opere che arriveranno, anche dopo le prime 100 ammesse al concorso, saranno conservate presso l’Archivio dei diari.
L’annuncio delle opere vincitrici sarà dato in occasione della XXXIII edizione del Premio Pieve Saverio Tutino che si svolgerà a Pieve Santo Stefano, Arezzo, nel settembre 2017.

La rete di promotori e partner
Il concorso DiMMi 2017 è sostenuto da una rete di promotori e partner. I primi sono gli animatori della nascita del progetto DiMMi nel 2012 e di un primo concorso riservato alle storie di migranti in Italia, che ha favorito la raccolta di decine di testimonianze su scala regionale toscana: il Comitato Scientifico del progetto DiMMi oltre all’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano è composto dall’Associazione Fratelli dell’Uomo, dal Comune di Pontassieve, dal Comune di San Giovanni Valdarno, Oxfam Italia Intercultura, Senegal Solidarietà, CASTO, dall’Unione dei Comuni della Valdera. A questi soggetti si sono aggiunti nuovi partner che hanno deciso di aderire e promuovere le linee generali del progetto: Arci, Archivio delle memorie migranti, Circolo Gianni Bosio, Centro di ricerca sull’emigrazione-Museo dell’Emigrante dell’Università della Rep. San Marino, Comitato 3 Ottobre, Rete italiana di cultura popolare.

Le testimonianze
Due frammenti dalle testimonianze vincitrici delle prima edizione del concorso DiMMi, per comprendere il valore del patrimonio che abbiamo raccolto e vogliamo continuare a raccogliere.

Io straniera… uno sguardo al passato
di Qaisera Gulnaz, vincitrice della categoria donne
nata in Pakistan
[…] Io, essendo una bambina vivace e solare, giunta in Italia, mi aspettavo di fare nuove amicizie, ma fu molto difficile perché inizialmente non sapevo parlare italiano e poi gli altri non riuscivano ad accettarmi: facevo di tutto per essere notata, divenni un giorno anche il giocattolo per gli altri obbedivo ad ogni ordine come un burattino, i cui fili sono nelle mani di altri che li muovono quando e come vogliono, anche questo non era abbastanza perché c’era sempre qualcosa che non andava in me; poi un giorno ho capito che la colpa non era la mia, ma degli altri che mi considera- vano una minaccia. Niente e nessuno riusciva ad alleggerire il mio dolore, né i caldi abbracci di mia madre né le dolci paro- le di papà. Mi sembrava che la vita fosse crudele con me, in quanto aveva allontanato la mia felicità regalandomi solo amare lacrime che versavo ormai giorno e notte […].

La valigia
di Milivoje Ametovic, vincitore della categoria uomini
nato in Serbia
[…] Sono nato nei tempi sballati, dove ce poco spazzio per deboli e indifesi, e dove il diritti umani tantissime volte sono scritti e approvati sula carta e dove diritti sono anche protetti con la Costituzione. Credo che posso chiudere la mia valigia perché in partenza era piena di speranza e voglia di essere acetato? Oggi vorrei solo un po’ di dolcezza per cancellare il sapore amaro di queste continue d’eluzioni. Non esiste quella bell’ Italia come di 20 ani fa, oggi esistono solo grandi slogan e le parole che non ano la responsabilità. Vorrei che il miei figli e il figli di mei figli e tutti altri figli a un domani si sentirebbe come cittadini EUROPEI con lo stesi diritti e parità sociale. E DOVE STRANJIERI NON ESISTONO E DOVE SI POTREBBE CHIAMARE CITTADINI DEL MONDO.

Info e contatti
Il regolamento del concorso e i moduli di partecipazione sono disponibili sul sito internet dell’Archivio dei Diari.
Per ulteriori informazioni contattare:
Segreteria del Premio Archivio Diaristico Nazionale onlus
Piazza Amintore Fanfani 14 – 52036 Pieve Santo Stefano (AR) tel. 0575797731 – fax 0575797799
adn@archiviodiari.it
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