La mafia raccontata dagli occhi di un ragazzo siciliano: questo lo spettacolo “Qui Gela. Andata e Ritorno”, che fa tappa anche ad Arezzo con una rassegna rivolta alle scuole superiori e medie, tutta incentrata sui temi della mafia e della legalità. Promosso con il patrocinio dell’assessorato alle politiche giovanili del Comune di Arezzo, il progetto sarà ospitato dal teatro Pietro Aretino di via Bicchieraia e si svilupperà attraverso una serie di iniziative organizzate dall’associazione Noidellescarpediverse a cavallo tra lunedì 19 e mercoledì 21 gennaio con repliche dello spettacolo ogni mattina alle 9.00 e alle 11.00. Oltre 300 studenti avranno l’occasione di riflettere sull’educazione alla legalità e sulla storia delle mafie assistendo alla messa in scena dello spettacolo e poi partecipando al successivo laboratorio di discussione e approfondimento sui temi trattati dallo stesso spettacolo.
In quest’ultima fase gli studenti saranno chiamati a portare il loro contributo in prima persona, confrontandosi sull’importanza della legalità. Per permettere agli alunni di vivere questo momento con consapevolezza e adeguata preparazione, ogni professore ha ricevuto una scheda dello spettacolo e alcuni testi di riferimento su cui ha potuto lavorare in classe, con spunti didattici estratti da libri come il “Manifesto dell’antimafia” di Nando dalla Chiesa. Ogni mattina sarà proposto un doppio appuntamento alle 9.00 e alle 11.00 in cui gli studenti potranno prima assistere alla messa in scena di “Qui Gela” e poi partecipare ad un laboratorio di riflessione e approfondimento sui temi trattati dallo spettacolo. “Qui Gela”, interpretato dall’attore siciliano William Catania su testo e regia di Boncompagni, gode del sostegno della Scuola di Formazione Politica Antonino Caponnetto e racconta i paradossi di Gela: lo spettacolo ripercorre il viaggio di un uomo che, di ritorno verso la città dove è nato e cresciuto, rivive i ricordi della sua adolescenza, episodi che stavano trasformando una città di cultura e letteratura nota per aver accolto Eschilo, nel teatro di una sanguinaria guerra tra Cosa Nostra e la Stidda. Al termine dello spettacolo, il laboratorio permetterà di analizzare la rappresentazione e di confrontarsi sui suoi aspetti principali, partendo dalle parole contenute in alcuni libri come il “Manifesto dell’antimafia” di Nando dalla Chiesa. Per permettere ad ogni alunno di vivere questi momenti con consapevolezza e adeguata preparazione, ogni professore che aderirà al progetto riceverà una scheda dello spettacolo e alcuni testi di riferimento su cui lavorare in classe. Per ulteriori informazioni o per iscrizioni è possibile scrivere a noidellescarpediverse@hotmail.com o contattare Boncompagni al 338/900.17.799.