“Un Due Tre BUK!”. E’ il nome allegro del progetto educativo realizzato da Casa Thevenin che inizierà la propria attività in concomitanza con l’avvio dell’anno scolastico. Si tratta di un vero e proprio “polo culturale” per l’infanzia e l’adolescenza che ha trovato casa nei locali dell’ex-dormitorio di Palazzo Fossombroni, spazio concesso gratuitamente dal Comune di Arezzo che ha prontamente aderito all’iniziativa. Un “doposcuola” dove le bambine e ai bambini tra i 6 e gli 11 anni possono conciliare gli impegni scolastici con il gioco, il riposo e con esperienze di laboratorio e di partecipazione ad eventi e gruppi di lettura seguiti da un team di educatori e pedagogisti esperti. Il polo prevede infatti “sezioni” diverse, una dedicata alla lettura dove i “BUK-makers”, ovvero le bimbe e i bimbi iscritti avranno la possibilità di accedere in qualunque momento ad una biblioteca diffusa tra le varie stanze e scegliere tra fumetti, albi, romanzi, racconti brevi, poesia, libri fotografici e libri-gioco oltreché divulgativi e ad alta leggibilità. Non mancherà la sezione dedicata ai giochi in scatola sempre a disposizione, e, per educare al concetto di recupero, la sezione dell’officina, spazio dedicato a riparare libri, giochi, materiali danneggiati. Infine, i laboratori, tanti e diversi, che saranno proposti durante tutto l’anno.

“I più piccoli e gli adolescenti sono stati senza dubbio tra coloro i quali più di altri hanno sofferto il lungo periodo di isolamento e di restrizioni a cui la pandemia ci ha costretto e che ancora condiziona le nostre vite, negando loro la condivisione con i propri coetanei del diritto all’istruzione, al gioco e al tempo libero”, commenta il presidente di Casa Thevenin Sandro Sarri. “Lentamente e prudentemente stiamo tornando alle nostre abitudini e alla nostra quotidianità, che per bambini e ragazzi significa scuola, sport e tutte quelle attività educative e ludiche tipiche delle loro età. Ciò che l’iniziativa di Casa Thevenin si propone è di offrire un’opportunità in più per venire in contatto con tutte quelle discipline, come la lettura, il laboratorio, la partecipazione attiva agli eventi, in grado di stimolare curiosità e conoscenza e di facilitare il ritorno alla socialità. Un progetto educativo ambizioso, reso possibile grazie alla professionalità di un team importante di educatori, formatori, pedagogisti. Un grazie particolare alla dottoressa Francesca Romana Grasso, curatrice del progetto, e al Comune di Arezzo che ha messo a disposizione i locali di Palazzo Fossombroni per la sede del polo culturale”.“Non potevamo non essere a fianco di Casa Thevenin in questo progetto”, afferma il vicesindaco Lucia Tanti. “Il Comune di Arezzo ha da sempre investito molto nella scuola e nel sostegno alle famiglie, un’attenzione che si è moltiplicata in seguito all’emergenza sanitaria e alle nuove esigenze che ne sono derivate. Questo è un ulteriore servizio per l’infanzia e l’adolescenza che si caratterizza come offerta di qualità e di alto valore educativo. La moltiplicazione dei servizi garantisce una risposta ampia, elastica, pronta ad andare incontro alle esigenze diverse che la contemporaneità richiede: il progetto di Casa Thevenin ne è un esempio concreto che, sono certa, incontrerà il favore di molte famiglie”.

“’Un, Due, Tre BUK!’ raccoglie 20 anni di esperienza nel territorio per offrire risposte alle sfide di oggi sottoforma di uno spazio per la cittadinanza più giovane, prendendo ispirazione dalle biblioteche di nuove generazione e dalle migliori pratiche educative”, spiega la dottoressa Francesca Romana Grasso, pedagogista e curatrice del progetto. “Lo spazio costituisce il laboratorio di un progetto più ampio, un ‘piccolo polo culturale per l’infanzia e l’adolescenza’ già fattivamente impegnato nella ricerca, formazione e divulgazione culturale e scientifica”.

Il polo seguirà il calendario scolastico, e sarà aperto tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì dalle 13:00 alle 19:00. Durante i periodi di sospensione scolastica, in presenza di un numero consistente di famiglie che ne facesse richiesta lo spazio sarà aperto anche la mattina.

Tante le possibilità e combinazioni previste per frequentare “BUK!”, si va dalla formula “Maxi BUK” che da diritto alla frequenza dal lunedì al venerdì dalle 13 alle 19 e comprensiva di un servizio pranzo, alla formula “BUK!” dalle 13,30 alle 19 che prevede tre pomeriggi a settimana sempre comprensivi del pasto, al “carnet BUK!”, l’acquisto di 18 ingressi da utilizzare liberamente nell’oario compreso tra le 15 e le 19 sempre dal lunedì al venerdì. Per tutte le informazioni ulteriori e le iscrizioni, questi sono i recapiti: mail, buk.community@gmail.com – telefono, 331 4286017.