Da Cliclavoro
Un ingente impegno finanziario messo in campo attraverso progetti e bandi che possano consentire alle imprese di ridare ossigeno all’economia, magari sfruttando l’emergenza scaturita dall’epidemia di Covid-19 per costruire un modello di sviluppo moderno, attento alle esigenze ambientali in ottica green e sostenuto su fondamenta digitali. Ad aver intrapreso questa direzione è la Commissione europea, attraverso programmi ricalibrati o messi a punto ex novo per stimolare crescita e sviluppo. È il caso, ad esempio, del progetto Horizon 2020, attraverso le sue varie ramificazioni – come l’European Innovation Council – o del bando Life 2020, quest’ultimo con l’obiettivo di finanziare progetti in materia di conservazione della natura, protezione ambientale e azione per il clima. Vediamo nel dettaglio come sono state sviluppate queste iniziative, a partire proprio da Life 2020.

Innanzitutto, a causa della pandemia di Covid-19, l’agenzia europea EASME – istituita dalla Commissione europea per gestire i programmi dell’unione a sostegno delle PMI per l’innovazione, l’ambiente e l’energia – ha previsto una serie di misure per rendere più semplice la preparazione delle proposte progettuali durante l’emergenza, calendarizzando le scadenze un mese dopo quelle inizialmente previste. Quest’anno, inoltre, i progetti proposti potranno prevedere azioni di sub-granting a favore di iniziative locali più piccole. In questo modo l’Unione intende allargare l’accesso ai finanziamenti LIFE anche a gruppi locali molto piccoli che non hanno la capacità di agire come beneficiari associati in un progetto, ma che potrebbero ricoprire un ruolo importante per raggiungerne gli obiettivi del programma. L’ultima tornata del programma settennale ha un budget stanziato pari a 450 milioni di euro, suddivisi fra le diverse categorie e due sottoprogrammi. Confermata, ancora, la procedura di presentazione in due fasi per la maggior parte delle tipologie progettuali; la prima fase con concept note e la seconda con la proposta completa. Le proposte per accedere al bando possono essere presentate da persone giuridiche aventi sede legale nell’Unione europea e i candidati possono rientrare in tre diverse categorie di beneficiari: enti pubblici, aziende private di qualsiasi dimensione e settore di attività, organizzazioni non a scopo di lucro, comprese le ONG. In particolare, per quanto riguarda il Sottoprogramma Ambiente, le scadenze per tipologia di progetto sono così stabilite:

  • Progetti tradizionali: procedura a due fasi, con scadenza concept note fissata al 14 luglio per quanto riguarda il Settore Ambiente e uso efficiente delle risorse e 16 luglio in riferimento ai Settori Natura e biodiversità e Governance e informazione in materia ambientale
  • Progetti integrati: procedura a due fasi (scadenza concept note 6 ottobre)
  • Progetti di assistenza tecnica: procedura a fase unica (scadenza 16 luglio).

Nell’ambito del Sottoprogramma Azione per il clima, invece:

  • Progetti tradizionali: procedura a fase unica (scadenza per tutti i settori 6 ottobre)
  • Progetti integrati: procedura a due fasi (scadenza concept note 6 ottobre)
  • Progetti di assistenza tecnica: procedura a fase unica (scadenza 16 luglio).

I soggetti privati esecutori non sono più obbligati a lanciare bandi di gara aperti per contratti superiori a 135.000 euro, ed è stata aggiunta anche una sezione speciale per le startup che potrebbero essere incubate dalle aziende più grandi all’interno delle proposte progettuali. I proponenti, inoltre, potranno discutere la loro idea con un consulente.

Fin qui il bando Life 2020. All’interno del Work Programme European Innovation Council, invece, è contenuto il bando EIC Accelerator (ex SME Instrument), con la prossima scadenza utile fissata al 17 ottobre 2020. Il progetto è dedicato allo sviluppo e lo scale up delle innovazioni di startup e PMI nella fase in cui possono attirare investimenti privati. Tramite l’accelerator, in particolare, le imprese potranno accedere a finanziamenti misti (sovvenzioni e equity) fino a 15 milioni di euro; l’attenzione prevalente è riservata ai temi del nuovo Green Deal europeo e dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’ONU: prevista l’allocazione di un budget aggiuntivo pari a 350 milioni di euro con maggiore focus sulle women-led companies.

Attraverso il programma di finanziamento Horizon 2020, creato per sostenere e promuovere la ricerca nello spazio europeo, è arrivata infine H2020-SC1-PHE-CORONAVIRUS-2020-2la seconda call di invito a manifestare interesse per l’individuazione di approcci innovativi e rapidi, in ambito sanitario, di contrasto al Covid-19 e per lo sviluppo di risultati tempestivi a livello sociale, utili al conseguimento di un grado maggiore di preparazione del sistema sanitari. La call dispone di un budget complessivo di 122 milioni di euro, suddiviso in cinque topic:

  • Topic 1: Repurposing of manufacturing for vital medical supplies and equipment
  • Medical technologies, Digital tools and Artificial Intelligence (AI) analytics to improve surveillance and care at high Technology Readiness Levels (TRL)
  • Behavioural, social and economic impacts of the outbreak response
  • Pan-European Covid-19 cohorts
  • Networking of existing EU and international cohorts of relevance to Covid-19.

Per ciascuna di queste aree d’intervento, la scadenza per l’invio delle manifestazioni di interesse è fissata per l’11 giugno 2020: la migliore progettualità europea potrà così ricorrere ai finanziamenti stanziati.