Il celebre economista e filosofo francese Serge Latouche, noto per le sue teorie sulla decrescita, sarà ad Arezzo mercoledì 21 gennaio, alle ore 17 presso il Dipartimento dell’Università di Siena (viale Cittadini, aula magna), per una lezione magistrale nell’ambito della rassegna culturale “Aritmie” promossa dal Comune di Arezzo.
Serge Latouche, professore emerito di Scienze economiche all’Università di Paris-Sud, uno degli animatori della Revue du MAUSS (Movimento anti-utilitarista nelle scienze sociali), autore degli ormai classici “Breve trattato sulla decrescita serena” e “La scommessa della decrescita”, ha elaborato un’analisi critica dell’economia occidentale, che sarebbe fatalmente destinata al collasso, e ha articolato una prospettiva economica alternativa.
Latouche dichiara di essere un “obiettore di crescita”, ossia di opporsi a quella che definisce “la religione imperante della crescita”, cultura che costringe a ricercare, in modo irrazionale e distruttivo, uno sviluppo economico continuo e fine a se stesso. L’economia, così intesa, riesce a funzionare solamente attraverso un aumento continuo del Pil, comportandosi “come un gigante che non è in grado di stare in equilibrio se non continuando a correre, ma così facendo schiaccia tutto ciò che incontra sul suo percorso”.

All’incontro con Latouche, al campus universitario del Pionta, interverranno la direttrice del Dipartimento di Scienze della formazione, scienze umane e della comunicazione interculturale dell’Università di Siena, Loretta Fabbri, l’assessore alla cultura del Comune di Arezzo Pasquale Macrì, l’economista Stefano Bartolini, il sociologo Fabio Berti e il pedagogista Bruno Rossi.

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